La cinta muraria comprendeva, in origine, ventiquattro torri: robuste torri angolari situate ai vertici del rettangolo urbano, torri intermedie collegate da cammini di ronda sostenuti da arcatelle pensili, e quattro torri poste a protezione delle porte urbane.
Queste ultime erano precedute, sul modello delle porte fiorentine, da corti recintate che fronteggiavano il fossato. Porta Aretina e Porta Fiorentina si aprivano al centro dei lati brevi del rettangolo urbano, alle due estremità di Via Maestra. Porta Sant’Andrea e Porta San Lorenzo, invece, si trovavano al centro dei lati lunghi e immettevano nella lunga piazza trasversale in asse con il Palazzo Pretorio.
Esisteva una stretta relazione tra le mura e il reticolo geometrico delle strade del centro abitato. Gli intervalli tra le torri non risultavano costanti, bensì misurati in rapporto alle principali strade disposte lungo gli assi nord-sud ed est-ovest: ognuna di esse conduceva a una delle torri o a una delle porte della cinta muraria.
Gli isolati erano ben distanziati dalla cinta muraria, poiché esisteva una strada anulare di considerevole ampiezza che consentiva di spostare agevolmente le truppe, in caso di assedio, da un punto all’altro della fortificazione.
