L’abbazia di Vallombrosa a Reggello è un complesso monumentale che ospita un monastero vallombrosano, situato nella località omonima, nel territorio del comune di Reggello, in provincia di Firenze e nella diocesi di Fiesole. La storia dell’abbazia inizia nel 1038, quando il nobile fiorentino Giovanni Gualberto, fondatore dell’ordine dei monaci vallombrosani, si ritirò in una grotta sul Monte Secchieta, dove costruì una piccola chiesa dedicata a San Giovanni Battista.
Successivamente, il monastero si trasferì nella valle sottostante, dove venne edificata l’abbazia di Santa Maria Assunta, che divenne il centro spirituale e culturale dell’ordine. Nei secoli successivi, l’abbazia fu ampliata e arricchita grazie alle donazioni dei fedeli e dei potenti, tra cui i Medici, i Lorena e i Savoia. Nel novembre del 1950, papa Pio XII elevò la chiesa abbaziale alla dignità di basilica minore. L’abbazia è riconosciuta come monumento nazionale italiano.
L’architettura dell’abbazia è il risultato di diverse fasi costruttive, che hanno lasciato tracce di stili differenti, dal romanico al barocco. L’esterno della chiesa presenta una facciata a capanna, con un portale centrale sormontato da un rosone e due portali laterali con lunette affrescate. Il campanile, a pianta quadrata, è alto 36 metri e ha una cella campanaria con bifore.
Il chiostro grande, costruito nel XV secolo, ha arcate a tutto sesto su pilastri ottagonali e un pozzo centrale. Il chiostro piccolo, risalente al XIII secolo, presenta arcate a sesto acuto su colonne binate e un lavabo in pietra. Il refettorio, edificato nel XV secolo, ha una volta a botte e ospita un grande affresco raffigurante l’Ultima Cena di Giovanni Antonio Sogliani.
